Gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) hanno valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa e prevedono l’impiego di animali. Tali interventi sono rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque
causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani.
In base agli ambiti di attività gli IAA si classificano:
- Attività Assistita con Animali
Intervento con finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione attraverso il quale si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. La relazione con l’animale costituisce fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali; tali attività sono rivolte al singolo individuo o ad un gruppo di individui e promuovono nella comunità il valore dell’interazione uomo-animale al fine del reciproco benessere. - Educazione Assistita con Animali
Intervento di tipo educativo che ha il fine di promuovere, attivare e sostenere le risorse e le potenzialità di crescita e progettualità individuale, di relazione ed inserimento sociale. L’intervento può essere anche di gruppo e promuove il benessere delle persone nei propri ambienti di vita, particolarmente all’interno delle istituzioni in cui l’individuo deve mettere in campo capacità di adattamento.
Applicazioni: prolungata ospedalizzazione o ripetuti ricoveri in strutture sanitarie; difficoltà nell’ambito relazionale dell’infanzia e dell’adolescenza; disagio emozionale e psicoaffettivo; difficoltà comportamentali e di adattamento socio-ambientale. - Terapia Assistita con Animali
Intervento a valenza terapeutica finalizzato alla cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine.
Riabilitazione equestre e ippoterapia
La Riabilitazione equestre e l’ippoterapia rientrano nelle terapie assistite dal cavallo. Sono interventi a valenza terapeutica finalizzati alla riabilitazione e al supporto di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti con patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine (Linee Guida Ministero della Salute 2015).
ll percorso di riabilitazione equestre è un valido strumento che integra in sinergia terapeutica (ma non sostituisce) il programma complessivo di assistenza offerto dai diversi servizi territoriali e ospedalieri dedicati.
Destinatari
La Riabilitazione Equestre e l’Ippoterapia sono indicate in caso di disabilità fisiche, psichiche, cognitive e comportamentali, in particolare:
- Disturbi dello spettro autistico
- Disabilità intellettiva
- Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
- Disturbi specifici dell’apprendimento
- Disprassia evolutiva
- Paralisi cerebrali infantili
- Sindrome di down
- Disabilità psichiatriche (Schizofrenia, Disturbi dell’umore, Disturbi d’ansia, Disturbi della personalità, Disturbi dell’affettività, Nevrosi, Disturbi del comportamento alimentare)
- Sclerosi multipla
- Disturbi neurodegenerativi
- Disturbi della condotta e dell’affettività
Lavoro individuale e di gruppo
I percorsi di Riabilitazione Equestre e di Ippoterapia possono essere sia individuali che di gruppo, in base agli obiettivi sui quali si intende lavorare.
Nei percorsi individuali è possibile concentrarsi maggiormente sulle esigenze specifiche del singolo individuo, quali ad esempio il senso di autostima ed autoefficacia, le autonomie di base e la regolazione emotiva. Possono essere prese in carico lo sviluppo della sfera neuromotoria e cognitiva con attività ed esercizi mirati ad ottenere un miglioramento delle singole competenze.
I percorsi di gruppo pongono invece il loro focus sulle dinamiche relazionali. È possibile intraprendere il percorso sia con i gruppi di appartenenza (ad esempio la famiglia, il gruppo classe o il team di lavoro) sia con gruppi di sconosciuti costruiti ad hoc per il progetto (ad esempio gruppo di coetanei adolescenti).
Cooperazione, comunicazione efficace, rispetto e ascolto dell’altro sono alcuni esempi di obiettivi perseguibili in un lavoro di gruppo.
La progettazione di ogni percorso, che sia individuale o di gruppo, parte sempre dalle esigenze e dai punti di forza degli attori partecipanti.
Benefici del rapporto affettivo ed emozionale uomo-animale
- Cognitivi
- potenzia processi mnemonici
- amplia il pensiero riflessivo ed induttivo
- migliora il linguaggio verbale, gestuale e simbolico
- Comportamentali
- riduce l’iperattività e l’aggressività
- permette di acquisire comportamenti adattivi
- stimola processi di socializzazione
- migliora l’autonomia ed il senso di responsabilità
- Emotivi
- aumenta la consapevolezza di sè e delle proprie emozioni
- stimola l’autoregolazione emotiva
- sviluppa l’empatia
- Psicomotori
- favorisce l’acquisizione di schemi motori
- migliora il tono muscolare e la postura
- sviluppa la motricità fine e grossolana
- incentiva la coordinazione e l’armonia mente-corpo
- Fisiologici
- abbassa la pressione arteriosa e rallenta il ritmo cardiaco
- mutua la produzione di adrenalina e di cortisolo (ormone dello stress)
Figure professionali
L’equipè multidisciplinare, prevista per lo svolgimento di progetti di ippoterapia o riabilitazione equestre, è composta
- dal Responsabile del progetto e Referente di intervento, che si occupa della presa in carico del paziente, definisce gli obiettivi ed i feedback di restituzione dei risultati, e si prende carico dell’utente durante la seduta;
- da un istruttore di equitazione che monitora la corretta gestione dell’animale;
- dal cavallo che ha l’importante funzione di co-terapeuta.
Responsabile di progetto
Benedetta De Netto – Psicologa clinica, dello sviluppo e neuropsicologia specializzata in Interventi Assistiti con Animali (Educazione e Terapia Assistita con Animali)
Cell 320 7630007
Mail benedetta0dn@gmail.com / benedetta_denetto@psypec.it
Cavalli Co-terapeuti
Arnel e Barlina – Cavalli dall’indole docile e dalle spiccate caratteristiche prosociali. Educati e desensibilizzati all’uso e alla vista di strumenti ausiliari (scale, carrozzine, deambulatori, stampelle).